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martedì 8 luglio 2014

Materie prime scadute: che farne?

Spesso mi vengono poste domande su quel che bisogna farne delle materie prime scadute, se è possibile usarle ancora, se la data è indicativa o se vanno proprio buttate. Risponderò in modo spero esauriente per tutte, anche in base alla mia esperienza personale.

Comincio col dire che tutti i prodotti devono avere per legge una data di scadenza, o il PAO.
La differenza sta nel fatto che il primo viene usato per i prodotti che hanno una durata minima inferiore ai 30 mesi. Per gli altri viene usata la denominazione del PAO, ovvero i mesi entro quali il prodotto si può utilizzare dopo l'apertura, indicato con un simbolo universale in tutti i Paesi dell'Ue.

Nel caso delle nostre materie prime generalmente la data di scadenza riporta giorno, mese e anno, e non l'indicazione PAO. Cerchiamo di capire, per tipologie, quanto ancora (e se), possiamo usare le nostre materie prime scadute.  Non indicherò comunque un margine di tempo per la quale possiamo utilizzare i prodotti, sta ben buon senso di tutti e di saper valutare ogni singola caratteristica. E' sempre un peccato buttare via qualcosa, sia per la questione economica che di spreco di prodotto, ma ricordo che si tratta di cose che ci spalmiamo in faccia, dunque è meglio non rischiare in alcuni casi.



Le polveri
Le materie prime in polvere, come le miche, ossidi, allantoina, inulina, gommea xantana, e in generale qualsiasi ingrediente che assuma questa forma sono tra le materie prime che durano di più, poichè prive di acqua e quindi della maggiore via di proliferazione di batteri e muffe. Ovviamente dobbiamo conservarle al meglio nonostante questo, con etichette che ne indicano chiaramente le caratteristiche, e ben chiuse. Ricordiamo inoltre che alcuni tipi di polvere temono l'umidità e possono diventare dure come marmo. Ciò generalmente non ne cambia la qualità, ma bastano piccoli accorgimenti per evitare ciò. Possiamo quindi usare ancora le nostre polveri, che sono quasi eterne come durata!

Cere, oli e burri
Anche queste materie prime si conservano bene, ma bisogna comunque tenerle più sotto controllo. Le cere in particolare per la loro consistenza difficilmente vanno a male e creano muffe. Prestiamo particolare attenzione all'olio di jojoba che vi ricordo è classificata come cera e a tutti gli oli, che non diventino rancidi. Questo può succedere anche prima della data di scadenza se mal conservati, e possiamo facilmente riconoscere un olio rancido per via dell'odore alterato, spesso molto sgradevole, per la consistenza che cambia e il colore che varia. Stessa cosa vale per i burri, controlliamo le stesse caratteristiche e che non abbia tracce di muffa sulla superficie o su parte del barattolo, cosa da controllare anche per gli oli.

Estratti e oli essenziali
In questo caso è probabile che con il passare del tempo noteremo soprattutto un calo della profumazione, ma controlliamo comunque sempre bene tutte le caratteristiche. Gli oli essenziali vanno usati con cautela anche da appena aperti, maggiore deve essere quindi l'attenzione per un prodotto aperto da un pò. Non è frequente che formino muffa, è più facile trovare oli che cambiano colore o densità, ricordiamoci in ogni caso che col tempo questi perdono le loro proprietà benefiche.

Acido lattico
Come per molte materie prime, controlliamo le caratteristiche e se è tutto a posto, possiamo usarlo ancora per un pò (è molto resistente)

Ceramidi
Meno resistenti di altri ingredienti, valutiamo le caratteristiche ma se ci sembrano anche solo vagamente alterate buttiamo tutto.

Tensioattivi
Generalmente sono tutti molto resistenti, quindi valutiamoli a vista e a naso, ma è raro che si deteriorino.

Tocoferolo
Molto resistente, se ha problemi di conservazione si capisce soprattutto dall'odore.

Queste sono solo alcune delle sostanze che possiamo trovare facendo cosmetici, e per ovvi motivi non posso inserirle tutte. A grandi linee posso suggerire di usare buonsenso. Non serve farsi terrorizzare dalla data di scadenza ("Oddio, scade oggi, devo immediatamente buttarlo!"), ma certamente bisogna valutare sia prima che dopo la data di scadenza, cosa è veramente il caso di usare e cosa meno.
Se abbiamo anche solo il dubbio che una materia prima non sia così fresca e utilizzabile, buttiamo tutto.

          Lalla




8 commenti:

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  2. Ho comprato anni fa l'acido lattico ma poi non l'ho mai usato, fondamentalmente non sono come usarlo. hai delle ricette da consigliarmi?

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    1. Ciao Federica, l'acido lattico non è una materia prima come la cera, o un tensioattivo, ma è un regolatore di ph, quindi in ogni ricetta che contiene acqua (o quasi), ti potrebbe tornare utile per modificarlo, qualora non fosse quello corretto.. Controlli il ph di ogni prodotto? Lalla

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  3. ehm....si...si...certo :-D
    no dai a parte gli scherzi...per ora mi sono dedicata a cose alla mia portata di gran pasticciona e cioè tonici (con cucchiaino di aceto di vino bianco quindi acidi per natura) e burrocacao. Purtroppo il mio grosso limite nello sfondare in questo campo è che non ho la bilancina e il 99% delle ricette non si possono fare a caso :-D

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    1. Fai been a limitarti a cose che sai, ma non possiamo permetterci di scherzare con la nostra pelle, conservante e ph sono questioni basilari sulla quale non si può soprassedere, altrimenti rischiamo di usare cose non dermocompatibili a livello di ph e con proliferazione di ph..

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  4. Anche perchè l'acido lattico serve proprio al ph, hai fatto bene a comprarlo, ma va anche usato ;)

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  5. Ciao, io ho un emulsionante, il glycerol monostearate che mi scade ad aprile quindi questo mese ma è ancora inutilizzato, pensi che posso utilizzarlo nelle creme o balsamo per i capelli? Grazie 😊

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  6. La gomma di xantano dopo quanto tempo dalla data di scadenza bisogna buttarlo?

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